Secondo il riscontro delle scoperte scientifiche il quadro delineato può fare a meno di qualsiasi metafisica.
L'uomo è un animale particolarmente evoluto, che discende da organismi più semplici e primitivi nati accidentalmente in seguito a mutazioni genetiche casuali; un animale che avrebbe anche potuto non esistere senza cambiare praticamente nulla nel quadro generale dell’Universo. La vita è priva di significato poiché è nata per puro caso in seguito ad interazioni chimiche accidentali tra elementi puramente materiali nel cosiddetto "brodo primordiale". La Terra è un pianeta sperduto nell'immensità del cosmo materiale, arido, freddo ed impersonale; un ciottolo che verrà risucchiato dal Sole quando si spegnerà. L'Universo è sorto dal nulla un congegno materiale abbandonato a se stesso, che si muove come un mero meccanismo senza scopo né significato, e destinato alla morte termica.
C'è ancora spazio per approccio filosofico che vada oltre una concezione asettica della realtà?