Allora... ribadisco che non volevo una scala evolutiva ma una comportamentale. Comunque analizzerò la tua scala evolutiva. Ovviamente gli organismi del quarto gradino si sono evoluti da quelli del primo gradino e che quindi "ogni gradino poggia sul precedente".
Ora riporto le tue testuali parole: "nonostante sia in disaccordo su quasi tutto con Alessandra, avvertivo una familiarità tra le nostre idee: perché io e lei, mi pare, vediamo l'individuo sullo sfondo della specie e pensiamo che ciò che conta stia nella specie e non nell'individuo, che ne è una espressione."
Ecco una mia obiezione: tu, caro tiziano, non vedi l'individuo sul fondo della specie ma consideri solo la specie; in altre parole tu ti occupi di un "modello" di uomo.
In una scala comportamentale non si può parlare solo di ciò che è presente ma, essendo appunto una scala, anche di dove è presente cioè di che posizione ogni elemento della scala occupi. Per questo tu non puoi parlare di un uomo dicendo che presenta degli elementi della scala comuni a tutti gli uomini, perchè questi elementi (la "parte della specie") non hanno la stessa posizione in tutti gli uomini.
Dicendomi che il "modello" di uomo ha una parte della scala comune a tutta la specie tu mi parli del modello e tralasci gli uomini.
Se hai una copia della nausea di sartre a casa (mi ricodo che ci eravamo detti che avremmo avuto modo di parlarne) ti invito a rileggerti il discorso sull'umanesimo che il protagonista ha con l'auto didatta quando stanno mangiando insieme (nel mio libro è circa da pagina 150 in poi).
Mi sembra che tu faccia come l'autodidatta: dici di considerare l'uomo partendo dalla specie me ti fermi al simbolo di uomo eventualmente diversificato i altri simboli: il vecchio, la donna ecc.
Caro Tiziano, tralascia i modelli! Oppure vorresti farmi credere che in una scala comportamentale (e ti ricordo che io credo che non esista una scala comportamentale) la parte della specie occupi sempre lo stesso posto per ogni uomo?
Un ultimo punto: non sono tanto sicuro che l'individuo sia espressione di una specie e che esista una spaecie di uomo (gli scienziati dicono che le differenze tra un gorilla e un uomo possono essere minori che tra un uomo e un uomo; dimmi un po' cosa ne pensi).
La mia sfida resta aperta: tralasciando tutti i modelli e simboli, riesci a costruire una scala che determini il tuo comportamento???
