LA RESPONSABILITA'.

LA RESPONSABILITA'.

Messaggioda autuoricinzia il 06/07/2012, 0:44

[]Si avverte sempre un pò di disagio, di imbarazzo difronte ad una pagina bianca,occorre riempirla di contenuto,che deve essere non solo esteticamente accettabile ma soprattutto deve avere un senso,un significato.Ci deve essere utile,deve cioè migliorarci,certo che bella responsabilità!!
Ese partissi proprio da questa parola?.Potrei cercare di articolare un discorso che non sò dove mi porterà,sicuramente in esso ci toverò tutto ciò che ho imparato dallo studio della filosofia,ci troverò appunto un pensiero e uno stile di vita tutto mio.Stiamo parlando di morale, di etica di bene e di male come suggeriva l'amica Adim(se sbaglio il nome scusami tanto) penso proprio di si.Oora voglio pormi questa domanda :COME PUò LA FILOSOFIA AIUTARCI A VIVERE MEGLIO:? Voi che cosa ne pensate?
D' altronde si poneva questa domanda anche il grande Haidegger nell' analesi esistenziale della sua opera
più bella "ESSERE E TEMPO". Dove sostensva che l'uomo può superare il suo dramma dell' esser gettato nel mondo scegliendo di vivere una vita autentica,sottraendosi dalla inautenticità del (SI), cosi come lo chiama lui,che non è altro che la mentalità del cosi si dice e cosi si fà, dove tutti sono nessuno,perchè tutti pensano e fanno cosi.Quindi la responsabilità di chi è? Non si sa".
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Re: LA RESPONSABILITA'.

Messaggioda tiziano il 06/07/2012, 16:15

Oddio! Sento parlare di Heidegger e mi viene l'orticaria...

comunque sapresti dirmi chi decide qual è la "vita autentica"? Sarà mica la solita storia che c'è un tipo (il filosofo, il prete, lo strizzacervelli, ecc.) che dice che la vita autentica è quella che dice lui?

Ciao Cinzia (è questo il nome, o sbaglio?). Ti ho risposto un po' scherzosamente ;) per prender tempo, poi ti risponderò più seriamente, perché l'argomento "responsabilità" lo merita, anche se non sono sicuro che sia la parola giusta. Però ti consiglio di spostare la discussione nello spazio "Riflessioni": è li che discutiamo i temi che vengono proposti.
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Re: LA RESPONSABILITA'.

Messaggioda autuoricinzia il 06/07/2012, 19:30

Forse non mi sono spiegata bene,ma nel testo dico proprio quello che dici tu.La vita autentica è quella che stabilisci tu per te stesso,ma non a fatti tuoi,bensi" in maniera resposabile in altre parole una vita che è in grado di esprimere giustizia,solo cosi" secondo il mio modesto parere riusciamo ad essere liberi.Ora se in questo faticoso compito, un filosofo un prete o un ciabattino ci può aiutare, che cosa c' è di male? Noi studiamo per imparare a vivere, altrimenti per dirla alla Giovanni Gentile ,(la filosofia è quella cosa con la quale o senza la quale si resta tale e quali).D' altronde anche Socrate ci suggerisce con il suo esempio,vero o inventato non importa, che dagli altri si impara.E' vero forse il termine responsabilità non è giusto ne dobbiamo trattare un altro che è "umiltà" che è appunto l' arte di imparare dagli altri quando c'è da imparare.
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Re: LA RESPONSABILITA'.

Messaggioda tiziano il 08/07/2012, 18:03

Ora se in questo faticoso compito, un filosofo un prete o un ciabattino ci può aiutare, che cosa c' è di male?
Nulla, anzi. Il problema, a mio parere, è che ci sono alcuni tipi umani (molto interessanti da studiare) che per diverse ragioni storiche hanno la pretesa di saper indicare come vivere. Ciò non mi piace, però se togliamo la pretesa li ascolto volentieri (più o meno).

Ma vengo al punto: la responsabilità, argomento essenziale alla vita.
La rivoluzione francese ci ha consegnato il triangolo della democrazia: liberté, egualité, fraternité; però questo triangolo non mi va, lo trovo inconcludente e troppo esposto ai rischi della demagogia; perciò l'ho trasformato in un quadrato, in cui il nuovo vertice è appunto "responsabilità", che deve far coppia con la libertà. Detto così parrebbe semplice, ma non lo è.


Dio volle mettere alla prova Abramo e lo chiamò: "Abramo!". Egli rispose: "Eccomi!". (Genesi, 22)

Questa è la responsabilità. Infatti l'etimologia rimanda a "responsum" e a "respondere". "Respondere" non significa solo dare una risposta, bensì anche "presentarsi all'appello", "comparire". Appunto: "Eccomi!". "spondere" significa "promettere", "garantire", "obbligarsi".
Quindi la responsabilità è la consapevolezza di dover rispondere agli effetti di una azione, propria o altrui. E' impegno, è un darsi in pegno. Accettare le conseguenze dei propri atti implica che siano preceduti da una riflessione, perché responsabile è solo colui che può prevedere; conseguentemente può essere responsabile solo colui che è libero (o ha la convinzione di esserlo). Il responsabile, insomma, è un eroe (proprio come l'ha descritto Baltasar Gracian).
Tuttavia, come sempre accade, se si approfondisce le cose si complicano. Ad esempio: 1. verso chi sono responsabile? Verso gli altri o verso me? 2. perché dovrei accettare il peso della responsabilità? Non potrei scegliere di essere irresponsabile? Ecc.
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